"Un’immagine è, in un certo senso, condannata ad essere bella per essere efficace, indipendentemente dal soggetto che rappresenta o dalla motivazione che l’ha determinata". Jeanloup Sieff
Queste parole di Jeanloup Sieff, uno dei più importanti maestri della storia della fotografia del Novecento, fanno già capire il suo modo di intendere questa arte: l'interesse è sull’aspetto formale più che sul significato, sull'”opera” più che sul “comportamento”, per citare Claudio Marra, ovvero sulla rappresentazione, più che sulla presentazione. Siamo nell'ambito della fotografia di moda (e della moda della fotografia), ma anche di ritratti, di fotografia di danza e, soprattutto, di nudo. Non a caso è uno degli autori di riferimento quando trattiamo questo delicato tema nei nostri workshop e corsi. Il suo stile è inconfondibile: l'erotismo il suo tratto distintivo, provocatorio, ma elegante, formale e ironico.
Chi era Jeanloup Sieff
Nato a Parigi nel 1933, ma di origine polacca, l’interesse per la fotografia in Sieff è nato prestissimo, all’età di quattordici anni, quando gli fu regalata la sua prima macchina fotografica, di plastica, una Negli anni Cinquanta inizia a studiare nella scuola parigina Vaugirard, per poi completare la sua formazione nella Scuola Vevey in Svizzera Qui inizia la professione di fotografo come reporter, ottenendo i primi riconoscimenti per un servizio sugli scioperi nelle miniere del Borinage in Belgio. La sua carriera però si sviluppa poi principalmente nel mondo della moda: nel 1958 viene assunto dall'agenzia Magnum e, trasferitosi a New York dopo due anni, inizia a lavorare per le principali riviste di moda: Esquire, Glamour, Vogue, Harper and Bazaar.
Lo stile
Insieme alla fotografia fashion, l'artista, come dicevamo, viene ricordato per i suoi nudi femminili: un'esaltazione alla bellezza, alla forma e alla perfezione.
Attraverso l'uso studiato del bianco e nero, e l'incontro di luci e ombre, l'artista francese definisce, in uno studio accurato della forma, le linee sinuose di modelle, attrici e donne comuni, definendo il suo stile unico, sensuale ed elegante caratterizzato da forti contrasti, neri taglienti che evidenziano ed esaltano il biancore del corpo nudo, che appare quasi di porcellana.
L'uso spinto del grandangolo, che distorce, dona poi un'inconfondibile impronta ironica e leggera, all'erotismo provocatorio delle sue opere.
L'attenzione alla forma si esprime poi nella sua cura maniacale in fase di stampa, in cui è evidente l’utilizzo delle tecniche della mascheratura, bruciatura e vignettatura, che restringe i bordi dell’immagine al fine di concentrare l’intimità dello sguardo.
La forma della bellezza
L'artista francese è una delle nostre fonti di ispirazioni qui in Accademia quando trattiamo il ritratto e il nudo femminile.
La dedizione all'aspetto formale delle immagini permette di approcciarsi a questo genere in un'ottica artistica che predilige come dicevamo la rappresentazione, più che l'oggetto rappresentato.
Nel nostro workshop La Forma della Bellazza proviamo a studiare il tema proprio a partire dall'opera di questo autore, accostato poi a un altro grande maestro della fotografia di moda e della fotografia in genere: Irving Penn.
In un prossimo articolo parleremo di questo grande artista, intanto vi lasciamo con alcune immagini scattate dai nostri allievi durante le edizioni passate di questo workshop.
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