Nero

“Nero” è una celeberrima fotografia di Edward Steichen che risale agli anni ’30 del secolo scorso. Stiamo parlando di 90 anni fa… come sempre studiando questi grandi maestri si può imparare molto, soprattutto da questi periodi apparentemente così lontani da noi.

 

Questa immagine ci fornisce lo spunto da cui partire per questo incontro. Spesso, in studio, ci troviamo di fronte ad allievi o colleghi non avvezzi al lavoro in sala di posa che si pongono il quesito sul modo migliore di fotografare un abito nero su fondale nero.

Altrettanto spesso, la soluzione che viene utilizzata è la più semplice, ma non quella desiderata: ovvero fotografare il nero su un fondale grigio o bianco…

 

“Lavoro sul limbo bianco perché devo fotografare abiti scuri”, è una considerazione che sentiamo dire in molte occasioni. A nostro parere, invece, dovremmo lavorare sul mood che abbiamo in mente, cercando di superare le difficoltà per raggiungere il risultato che vogliamo!

 

Detto in altri termini si tratta della difficoltà di realizzare ottime immagini low-key: come facciamo a “tirar fuori” il dettaglio del soggetto nero dal nero dello sfondo?

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Questo è ciò che faremo in questo incontro. Lavoreremo su tre diversi set che hanno in comune la densità dello sfondo: nero senza dettaglio (possiamo dire la zona zero del sistema zonale), nero con trama e dettagli (zona 1-2, sempre considerando il sistema zonale).

La modella che lavorerà per noi poserà in tre diverse situazioni, date dall’utilizzo dei tre tipi di “nero” dello sfondo.

Lavoreremo infatti concentrandoci sul viso, sull’abito indossato e sul corpo in abbigliamento intimo. E’ ovvio che tutti i capi di abbigliamento e gli accessori saranno neri o comunque molto scuri.

Le luci saranno protagoniste insieme alla nostra modella e ai suoi abiti; le luci che in effetti sono la chiave di volta per raggiungere la perfezione in una situazione oggettivamente complessa.

 

Come sempre: didattica, divertimento e possibilità di avere nuove immagini per il proprio portfolio, dedicata, come nostra abitudine, a pochi partecipanti in modo che ognuno abbia la possibilità di eseguire il proprio lavoro con tranquillità.