Estate in Accademia:
La luce dei poveri

“Luce dei poveri” è la porta di accesso a un modo non convenzionale di fare fotografia di ritratto.

Pensiamo, spesso a torto, che per fare ottime fotografie siano necessarie attrezzature di ripresa e di illuminazione professionali. Tuttavia dimentichiamo che il concetto di attrezzatura professionale cambia con il tempo: ciò che era “pro” alcuni decenni (anni…) fa, oggi può non essere più considerato tale.

Molte eccellenti fonti di illuminazione che venivano utilizzate in fotografia nel secolo scorso sono state eliminate nella pratica fotografica attuale.

Possiamo fare un salto indietro nel tempo e recuperare la tecnologia ormai obsoleta? Assolutamente sì. 

Ma qui facciamo qualcosa in più: vogliamo realizzare ritratti fotografici utilizzando sistemi di illuminazione che non sono mai stati considerati “pro”:

• lampadine e faretti di recupero

• fonti di luce LED di provenienza “bricocenter”

• candele, per un ritratto dal mood romantico

• e così via…

Una serata che ci proietta in una nuova dimensione della fotografia di ritratto, un gioco che ci permette di usare il nostro pensiero come prima risorsa per realizzare fotografie eccellenti senza cadere nell’inganno del “non posso fare una buona fotografia perché non ho…”

Unico aspetto critico? Crea dipendenza: se vi farete conquistare da questo modo di pensare il rischio è quello di riempire armadi di lampadine, faretti, plafoniere, cavi, candele…