Master di fotografia di ritratto

Basi tecniche (a cura di Antonio Crisà)

 

1. Introduzione: le fonti di luce (flash luce continua). Modificatori di luce. Esposizione e lettura della luce. Temperatura colore.

2. Prima esercitazione pratica: lo stile di due Maestri del ritratto fotografico. Un ottimo modo di sperimentare la luce.

3. Seconda esercitazione pratica: ritratto per la moda

4. Visione critica e commento delle prime immagini realizzate.

 

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Ritratto drammatico in studio e ambientato (a cura di Francesco Pergolesi)

 

La realizzazione di un immagine per me, parte sempre da un visione immediata, istintiva, nel momento in cui mi relaziono con il soggetto. Successivamente prende forma e struttura attraverso la progettualità e la frammentazione dell’ipotesi iniziale in molteplici concetti: la costruzione della scena, il tono, l’atmosfera, le possibili analogie, il messaggio. L’insieme degli elementti gioca alla scrittura di un pentagramma in cui ogni singolo dettaglio, oggetto, colore, luce ed ombra definisce il carattere di una melodia in divenire. 

Il momento dello scatto costituisce l’appropriazione dell’esperienza in cui però, la scintilla emotiva, l’improvvisazione che può precedere la chiusura dell’otturatore, contribuisce a generare la magia dell’imperfezione. 

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Analisi del soggetto

Il primo incontro, la visione che scaturisce dall’esperienza, lo scambio emotivo che si instaura tra fotografo e soggetto è determinante per la buona riuscita di un ritratto. E’ imprescindibile considerare e valutare le caratteristiche fisiche e caratteriali, le tonalita cromatiche e l’espressività che contraddistingue ogni individuo. Nel caso poi di un ritratto ambientato incidono notevolmente la relazione con l’ambiente, gli elementi che contribuiscono a descriverlo ed enfatizzarlo facendo molta attenzione a non renderli troppo protagonisti della scena: raggiungere il giusto equilibrio per bilanciare la figura, la sua personalità e lo sfondo che lo avvolge. 

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Il progetto

E’ mia abitudine realizzare sempre un piccolo bozzetto per tracciare alcuni punti e stilare le considerazioni più salienti in modo da poter formare una sorta di griglia mentale nella quale muovermi con maggior consapevolezza al momento della sessione fotografica. Questo ha una duplice finalità: la prima mi permette di delineare nella mia mente i contorni dell’immagine che andrò a creare e la seconda per predispormi in maniera più sicura e consapevole nei confronti del soggetto. Questo ovviamente dipende molto dall’ approccio che si ha con la fotografia e soprattutto dal proprio carattere.

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Tipo di illuminazione

La luce è ovviamente una delle componenti più importanti nella creazione di un’immagine, in quanto ne definisce il contrasto, l’atmosfera, la tonalità ed il taglio. Prediligo “costruire” un’illuminazione del soggetto drammatica, cinematografica,  mettendo in risalto i punti di luce che si stagliano sulle forti ombre. Questo genere di illuminazione, creata con luci artificiali ed accessori dedicati, ricalca la tecnica del chiaro scuro anche definito tenebrismo, tipico della pittura di Caravaggio e di altri pittori dell’epoca.

La luce naturale costringe a doversi adattare a delle condizioni mutevoli nel breve periodo e allo stesso tempo ad avere risultati più realistici. Una luce artificiale sia essa continua o flash offre la possibilità al contrario di controllare in ogni momento la sua potenza, qualità, temperatura e direzione modellandola a nostro piacimento con uno sforzo maggiore in termini di abilità tecnica. In entrambe le circostanze comunque che Va da sè che una singola fonte diretta restituirà un costrasto molto forte ed una grande drammaticità, mentre una luce diffusa renderà il tutto più etereo e naturale.

 

1. Concetti teorici di base: introduzione al concetto di ritratto drammatico; stili a confronto nella fotografia contemporanea 

2. Setup luci: tipi di illuminazione e modificatori di luce per ottenere un effetto drammatico; prove pratiche e assegnazione di compiti individuali 

3. Sessione fotografica in studio (ritratto drammatico): set-up luci e ripresa 

4. Esame critico del lavoro realizzato: editing fotografico e discussione critica; post-produzione; analisi dei compiti individuali assegnati 

5. Progetto di ritratto ambientato (prima parte): studio del soggetto e ricerca di fonti espressive; analisi tecnica; esame delle risorse e dei materiali necessari; realizzazione bozzetto 

6. Progetto di ritratto ambientato (seconda parte): sopralluogo in location; studio delle inquadrature; analisi della luce ambientale e previsione di fonti alternative; scatti di documentazione 

7. Progetto di ritratto ambientale (terza parte): allestimento del set di ripresa e sessione fotografica in location

8. Esame del lavoro: revisione del lavoro realizzato; editing fotografico; post-produzione; discussione critica; assegnazione di ricerche individuali

9. Revisione delle esercitazioni: esame dei lavori individuali; editing personalizzato; consigli di post-produzione

10. Portfolio: scelta del formato e dei materiali di stampa; modalità di presentazione del lavoro.

 

 

Il Ritratto come creazione di immagini surreali, oniriche e ironiche (a cura di Alessandro Albert)

 

In questa sezione del corso i partecipanti creano un ritratto che racconta una storia in una situazione specifica, con una scenografia pensata e costruita ad hoc. Questo approccio si contrappone al ritratto spontaneo, che spesso rappresenta il primo passo di molti fotografi alle prime armi. Qui lavoriamo sul tema del ritratto/autoritratto studiato e progettato, dove lo scatto finale è l’esecuzione pratica di un'idea concepita e sviluppata durante le lezioni del corso.

 

Per raggiungere questo obiettivo, esploreremo immagini ispiratrici, discuteremo delle idee, e condurremo esperimenti creativi. Il risultato finale sarà surreale, onirico, magico, misterioso e ironico. Ogni partecipante lavorerà al proprio progetto personale, creando un ritratto che non sarà ambientato in uno studio, ma in esterni o in location selezionate.

 

1. Introduzione al ritratto secondo il punto di vista del docente.

2. Visione e discussione di alcuni fotografi ritrattisti; prime idee di progettazione delle immagini da produrre durante il corso.

3. Lezione pratica di ripresa con esperimenti (in sala pose); lavoro di  gruppo secondo fondamentali indicazioni del docente.

4. Visione e analisi del materiale realizzato; post-produzione; discussione sulle idee del progetto dei partecipanti.

5. Lezione pratica: la fotografia che ognuno ha immaginato (in location esterna)

6. Editing e post-produzione dei singoli lavori realizzati; analisi critica.