Magical Mystery Photo Box
#1 Cianotipia (blueprint)

Questo workshop è dedicato alla stampa, o più precisamente alla stampa con il metodo della cianotipia partendo da un file digitale.

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Lezioni in live streaming più kit di materiali e attrezzature per vivere la magia e il mistero delle antiche tecniche di ripresa e di stampa.

I workshop “in scatola” che ti insegnano a sperimentare con le tecniche fotografiche dimenticate, per tornare alle origini di questa fantastica Arte.

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Cos’è la cianotipia? E’ un procedimento di stampa inventato nel 1842 dallo scienziato e astronomo inglese Sir John Herschel.

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A differenza dei sistemi che utilizzano la fotosensibilità dei sali d’argento, la cianotipia è basata due sali di ferro(potassio ferricianuro e ferrico ammonio citrato) che mescolati insieme diventano sensibili alla parte ultravioletta della luce solare.

Sensibilizzando una superficie (carta o altro) e esponendola alla luce del sole dopo aver posizionato un negativo sopra la superficie stessa possiamo ottenere una immagine fotografica positiva.

Partendo dalla filosofia del Piccolo Chimico, operando in assoluta sicurezza, in questi incontri in live streaming utilizzeremo le due semplicissime sostanze chimiche per stampare alcune delle tue fotografie. Otterremo opere uniche, perché non è possibile fare due stampe identiche, e getteremo le basi per la sperimentazione personalecon questa e con altre tecniche.

A proposito! Conosci “il Piccolo Chimico”? Era un gioco didattico scientifico, un piccolo laboratorio per fare esperimenti con diverse sostanze chimiche. Abbiamo voluto vedere se esiste ancora… Sì, esiste; ma la dotazione è decisamente meno completa (e molto più sicura…) della scatola che veniva venduta negli anni ’70!

Era fantastico! Un libretto di istruzioni spiegava quali elementi e sostanze miscelare per fare questo o quell’esperimento. Ma in genere si finiva per utilizzare a caso sostanze varie (alcune decisamente pericolose) per vedere i risultati… Se oggi qualcuno mettesse in commercio un gioco di questo tipo (l’originale) rischierebbe l’ergastolo.

Quante fotografie stampiamo? Quante rimangono nella memoria del computer?
I dati dicono che oggi le fotografie che vengono stampate sono di più rispetto al primo periodo dell’era digitale; ma di certo sono meno di quelle che si stampavano quando si lavorava con la pellicola.

Senza essere “fondamentalisti” della fotografia analogica, affermiamo con assoluta convinzione che osservare un’immagine stampata, poterla tenere in mano, sentire la consistenza e il peso della carta, sia più affascinanterispetto all’atto del guardare la stessa fotografia su un monitor.